La produzione dì ceramiche, lungo un arco di tempo che dal XIII secolo giunge fino ai giorni nostri, è probabilmente il settore più emblematico e significativo di attività artigiana della regione umbra, per il suo valore culturale e storico-artistico, per la sostanziale continuità, per (a molteplicità dei centri impegnati, e per i) suo rilievo economico, per il numero degli addetti, per l'ampiezza della sua diffusione.
I centri della regione che sono stati fondamentali nella produzione d'arte tradizionale sono quelli di Deruta, Gualdo Tadino, Gubbio e Orvieto. Da non dimenticare inoltre la ceramica artistica di Umbertide, che si contraddistingue per l'applicazione del nero fratta che dà suggestivi riflessi metallici, mentre a Città di Castello sono le decorazioni araldiche e i rilievi a connotare la produzione locale.
In sostanza possiamo parlare della produzione di ceramica in Umbria come di un fenomeno diffuso capillarmente perché la maggioranza dei comuni umbri sono stati interessati, nella loro storia, dalle varie attività produttive della ceramica. Si hanno, infatti, esempi di centri dove oggi è esaurita ogni lavorazione ma che in passato hanno conosciuto, insieme con una consistente produzione di terrecotte e laterizi, l'attività di laboratori di maiolica.
La qualità della produzione umbra oggi sta nella capacità di difendere la tradizione ma anche nel saper cogliere le linee del cambiamento e dell'innovazione.
Si sono affacciate negli ultimi anni in maniera decisiva nuove espressioni della creatività artistica che traggono spunto dall'arte moderna, sapendo innestare sull'arbusto della tradizione consolidata nuovi germogli.
I Musei che si possoni visitare sul percorso:
- Orvieto: Musei archeologici "Claudio Faina" e civico
- Deruta: Museo Regionale della ceramica
- Gualdo Tadino: Museo Civico Rocca Flea
- Gubbio: Museo Civico
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"Umbria...Cuore verde d’Italia. Percorsi di qualità", Agenzia di Promozione turistica dell'Umbria, Perugia, p.36, per gentile concessione.