La rinascita a Gualdo Tadino porta il nome di Paolo Rubboli che nel 1873 diede vita all'azienda, la cui attività venne proseguita dopo la sua morte dai famigliari. Il lustro di Rubboli è fatto di rosso rubino, rosato, giallo oro in varie intensità, mentre le ornamentazioni sono azzurro cobalto su fondo bianco.
Non solo i colori ma anche gli oggetti prodotti: piatti da pompa e vasi ornamentali segnano la rinascita gualdese. Un altro nome di artigiano si affaccia alla fine dell'Ottocento, quello di Alfredo Santarelli, le cui opere anch'esse rievocano con grande maestria i capolavori del Rinascimento.
Oggi la ceramica gualdese spazia dalla produzione artistica tradizionale a quella industriale di oggetto d'uso e da arredamento. Si possono fare compere nelle numerose botteghe e laboratori che si incontrano nella cittadina. Ma per chi volesse sapere di più prima di fare acquisti consigliamo di visitare il Museo Civico presso la Rocca Flea. Oltre ad importanti e interessanti opere di pittori umbri, come Matteo da Gualdo e Nicolo di Liberatore detto l'Alunno, sono esposte ceramiche del XIX e XX secolo.
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"Umbria...Cuore verde d’Italia. Percorsi di qualità", Agenzia di Promozione turistica dell'Umbria, Perugia, p.36, per gentile concessione.