Il desiderio di conoscenza, la soddisfazione di scoprire ambienti sconosciuti ad altri esseri umani, la meraviglia che si prova davanti allo spettacolo sotterraneo della natura sono elementi fondamentali della speleologia. Ampi atri, stretti cunicoli. Millenarie costruzioni naturali, profonde forre, straordinarie concrezioni. Il lavoro paziente e certosino di una natura che, anno dopo anno, ha lavorato la dura roccia e costruito un patrimonio di incommensurabile bellezza. Si resta senza fiato.
Stalattiti e stalagmiti, il silenzio delle grandi sale, i riflessi di un lago sotterraneo, un pozzo che precipita per centinaia di metri, una strettoia che toglie il fiato. Potremmo descrivere ancora molte altre meraviglie presenti nel cuore della terra. Ma non basta la penna: provate a vedere, ad entrare in grotta in punta di piedi, in compagnia di un esperto speleologo che comincerà a “iniziarvi” ai misteri di questa affascinante attività. La speleologia si impara solo con la pratica e solo con la pratica si impara ad amarla. Non è difficile trovare gli indirizzi giusti.
In Umbria ve ne sono molti dove trovare le necessarie competenze e le persone disponibili a condividere con voi tante fantastiche sperienze.
Del resto le bellezze naturali di questa regione sono straordinarie anche nel ventre delle montagne e delle colline. Per questo troverai un’offerta diversificata. Le escursioni possibili si svolgono in cavità naturali che non richiedono particolari nozioni e preparazione fisica, ma che comunque necessitano di un abbigliamento adatto e della disponibilità a fare percorsi lievemente accidentati.
Non avrai la possibilità di attraversare sale e gallerie illuminate artificialmente e con viottoli appositamente realizzati. E’ questa una scelta precisa, pensata per non alterare in modo permanente un ambiente estremamente delicato come quello ipogeo.
C’è poi un altro aspetto della speleologia, che ha assunto nel tempo la denominazione di “speleologia urbana”, molto attraente ed interessante per chi vuol conoscere a fondo la realtà del passato. Da molti anni gli speleologi umbri hanno utilizzato le tecniche tradizionalmente usate per percorrere le cavità naturali nella individuazione ed esplorazione di tutto ciò che l’uomo, fin dai tempi degli etruschi e poi dei romani, ha realizzato “al di sotto” delle città: acquedotti, cunicoli, cisterne per l’acqua, luoghi di culto, intere gallerie, antiche fognature.
Praticamente un patrimonio culturale “sommerso” di cui a volte non si era mai trovata traccia o se ne era persa la memoria.
Molte città umbre, come Orvieto, Narni, Todi, Amelia, Gubbio e la stessa Perugia, sono ricche di presenze di questo tipo e molti sono i qualificati soggetti che si sono specializzati nel guidare il visitatore a scoprire questo mondo inaspettato e affascinante, per conoscere il quale non abbisogna di alcun tipo di preparazione specifica; basta affidarsi alla guida!
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"Umbria...Cuore verde d’Italia. Umbria delle acque e dei Parchi, Agenzia di Promozione turistica dell'Umbria, Perugia, p. 72, per gentile concessione.