Storia della città
Trevi, l‘antica Trebe (casa) Umbra, citata da Plinio, presto divenne municipio romano, non solo limitato alla sommità della collina, ma anche nei pressi della Flaminia, vicino all‘attuale S. Maria di Pietrarossa, come testimoniano i vari ritrovamenti in quell‘area.
Nell‘alto medioevo, gli abitanti si dovettero ritirare all‘interno della cerchia delle mura romane (I sec. a.C.) sul toppo della collina e soltanto nel 1264 si costruì la nuova cerchia che tutt'oggi cinge in gran parte la cittadina. Solo nel XIX secolo, in seguito alle opere di bonifica della vallata sottostante, si formò nuovamente un insediamento vallivo, a ridosso della Flaminia, Borgo Trevi.
Dopo un periodo di gastaldato longobardo sotto il Ducato di Spoleto, Trevi nel tardo XII secolo divenne libero comune.
Nel 1470 a Trevi nacque la prima tipografia umbra (e che fu la quarta in Italia). Dal 1816 in poi, il vastissimo territorio di Trevi, che una volta aveva compreso anche Fabbri, Fratte e S. Luca sul versante di Montefalco, Castel Ritaldi, Picciche, S. Giovanni, S. Lorenzo e Cannaiola, fu drasticamente ridotto.
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