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Venerdi 29 Marzo 2024
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Polino

Trekking escursione: Polino - Salto del Cieco


Di seguito riportiamo un esempio di itinerario realizzato dal CAI Sezione di Terni. Per tali percorsi, su richiesta, è possibile usufruire di un accompagnatore.
N.B. : Luogo di partenza è la sede della Pro-loco di Polino.

Veduta di Polino POLINO
Sentiero Polino – Salto del Cieco

Come raggiungere Polino in auto: da Terni si percorre per 12 km la s.s. 209 Valnerina [Terni-Visso], sino al paese di Arrone; traversato il borgo si prende la s.p. 66 in direzione Polino e dopo 9 km. si giunge al centro abitato.





Punto di partenza: Polino [836 mt. s.l.m.]
Punto di arrivo: Salto del Cieco [961 mt. s.l.m.]
Dislivello: 164 mt
Tempo di percorrenza: Andata 1.30 ore – Ritorno 1,00 ora
Riferimenti cartografici: Tavoletta IGM 1: 25000 Foglio 138 I NE (Polino)
Difficoltà: T [Turistico]
Periodo consigliato: Autunno, Inverno e Primavera


Distese di prati DESCRIZIONE:
L’escursione parte dalla Piazza di Polino, ove è situata la monumentale fontana del 1625; si prende poi Via IV Novembre e quindi voltando sulla sinistra, si raggiunge il parcheggio sottostante. Da questo punto in direzione Nord, si diramano due sentieri, quella di destra che sale all’Eremo di Sant’Antonio e a Fonte Moriconi e quello di sinistra, di nostro specifico interesse, che si sviluppa in un tratto pianeggiante (strada sterrata di bosco).

La si percorre per circa 500 mt. dove, all’ottima visuale verso il Monte Petano, il paese di Polino e la vallata sottostante, si contrappone il taglio sulla roccia a monte della sterrata.
Si giunge così ad un bivio (802 mt. s.l.m.), si sale la carrareccia sulla destra direzione Nord-NordEst, che dopo circa 100 mt. lascia il posto alla mulattiera, dandoci così la possibilità di apprezzarla come era originariamente.

Mucche al pascolo Si sale ora molto più facilmente, poiché il forte dislivello viene addolcito da alcuni tornanti, si supera quindi il fosso piegando a sinistra e subito dopo ripiegando sulla destra si giunge ad una zona con affioramenti rocciosi [Le Sburdicchie] dove è interessante osservare le piccole opere di drenaggio sul fondo della mulattiera. Prima di giungere a questo punto, fare attenzione soprattutto nel periodo primavera-estate per la presenza di ginestre che nascondono la mulattiera e ne rendono difficoltoso il passaggio.

Superate le Sburdicchie. si giunge aldisotto del rimboschimento di Pino Nero (varietà di albero caratteristico di questa zona) presente sul versante orientale del Monte Petano; in questo punto occorre fare molta attenzione perché si arriva ad un trivio (980 mt. s.l.m.) difficoltoso da individuare per la presenza di un fitto sottobosco; per facilitarne il riconoscimento si può sottolineare il fatto che tale punto si trova proprio all’interno del fosso che scende da Casale Petano. Da qui la nostra mulattiera prosegue a destra in direzione Est, lasciando l’altra sulla sinistra in direzione Ovest pe Fonte La Conca e il sentiero in direzione Nord per Casale Petano.

Flora Il percorso ora si sviluppa pianeggiante in direzione Nord Est tra arbusti di ginepro, rosa canina e ginestra, che apparentemente nascondono il fondo della mulattiera, comunque facilmente riconoscibile grazie ai segni lasciati dall’uomo nei secoli, come muri a secco di sostegno sul lato sinistro e opere di drenaggio nel fondo. Si giunge così presso la distesa pianeggiante di Capocroce ( in direzione Nord possiamo scorgere il Monte Aspra).

Ad un certo punto quando la mulattiera diventa inpraticabile, si esce sulla distesa pianeggiante di Casali Vaglie; in questa zona i sentieri sono molto agevoli. Ora infatti ci troviamo proprio di fronte ad uno di questi che trasversalmente NordOvest-SudEst taglia la nostra mulattiera; questa prosegue sempre dritta in direzione Nord-NordEst costeggiando sulla destra una zona ove è presente una nuova coltivazione di alberi da frutto.

Più avanti. A corca 200 mt., la mulattiera comincia a scendere, viene affiancata sul lato sinistro e spesso sostituita da una carrareccia di disbosco sino al congiungimento con la storica strada un tempo usata per il trasporto della “lignite”. A questo punto si piega verso destra, si prosegue per circa 150 mt. , sino ad un bivio dove si lascia questa storica percorrenza, per continuare sulla sinistra. Dopo circa 50 mt. si incontra sulla sinistra la carrozzabile per Castellonalto; si prosegue dirittiin direzione Nord-NordOvest e si giunge velocemente a Salto del Cieco.
Ritorno per lo stesso itinerario.



LEGENDA
Scala delle difficoltà escursionistiche
T= Turistico [percorso senza grandi dislivelli che si snoda su sentieri ben evidenti, comunque non oltre quattro ore di cammino]
E= Escursionistico [percorso che si snoda in gran parte su sentieri vari con tratti anche ripidi, comunque non oltre quattro ore di cammino]
E E= Escursionisti Esperti [Percorso che si svolge su sentieri e tracce, anche a quote elevate, presenta frequenti tratti ripidi ed esposti. E' necessario un adeguato equipaggiamento e preparazione fisica.]
E E A= Escursionisti Esperti con Attrezzatura [Percorso con caratteristiche quasi alpinistiche. Può presentare - attraversamento di nevai e ghiacciai; - lunghi tratti attrezzati; - passaggi su roccia di 1° grado. Sono indispensabili requisiti fisici e tecnici adeguati.]
A= Alpinistico [Itinerari che richiedono conoscenza delle manovre di cordata, l'uso corretto di piccozza e ramponi, buon allenamento ed esperienza di alta montagna.]


INFORMAZIONI :
CAI (Club Alpino Italiano) sezione di Terni - via F.lli Cervi 31 - 05100 - Terni
Tel. e Fax: +39 (0)744286500
E-mail caiterni@umbriaonline.com

Pro-Loco Polino
Tel. +39 (0)744789121

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