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Sabato 7 Dicembre 2024
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Acquasparta

Acquasparta e la sua storia


veduta di Acquasparta Già nell’antichità questo borgo era rinomato per le proprietà curative delle acque carbonato-calciche che sgorgano dalle vicine sorgenti e nel Medioevo fu centro di una fervente vita culturale, culminante con la fondazione dell’Accademia dei Lincei, da parte del Principe Cesi, feudatario dell'epoca.

" Aquas Partas ", oggi Acquasparta, indicava la posizione della città fra le sorgenti dell' Amerino e le sorgenti di Furapane. Situata in una delle zone più verdi dell' Umbria è tuttora cinta dai resti di antiche mura medievali.

Palazzo Cesi La città fu sotto il dominio di Roma fino al X secolo, quando Ottone I la concesse alla ricca ed influente famiglia degli Arnolfi di Spoleto. Successivamente visse un periodo sotto l'egida di Todi fino a quando fu " venduta " ai Farnese che la cedettero ad Isabella Liviani, sposa di Giacomo Cesi. Fu questo, come già sottolineato, il periodo più fiorente: sotto la dominazione della famiglia Cesi, che durò fino all' 800, quando l' ultimo discendente dei Cesi rinunciò ai suoi diritti sulla città e la cedette al sistema del fisco pontificio.

Le Terme dell' Amerino sono conosciute come le "Terme di San Francesco" in quanto sarebbero state benedette dal Santo frate durante una delle sue visite. La fonte, alle cui acque sono attribuite proprietà terapeutiche, è diventata una località termale di prestigio, anche per il magnifico parco in cui è immersa.
Altresì, dalle Terme di Furapane sgorga un' acqua che pare abbia una azione stimolante dell' apparato digerente, esse provengono dai monti martani per sgorgare in un grande parco nei pressi di Acquasparta.

Chiesa di San Francesco Da visitare nel centro della città Palazzo Cesi, risalente alla seconda metà del ‘500, ancora oggi testimone degli splendori passati. All' interno possiamo ammirare numerose sale affrescate e soffitti a cassettone scolpiti.
Interessante la Chiesa di San Francesco del 1292, in stile romanico-gotico. All' interno conserva un magnifico Crocifisso ligneo del '400. La Chiesa di Santa Cecilia, patrona della città, risale, probabilmente al XIII sec., mentre la chiesa del Crocifisso, chiamata dagli abitanti Madonna del Giglio, risale al 1606. All' interno sono visibili molti affreschi, alcuni dei quali ben conservati.

Chiesa di S. Giovanni de' Butris Nei dintorni dirigendosi verso Carsulae percorrendo la Flaminia s’incontra un vecchio ponte romano a due arcate di luce diversa l’una dall’altra, oggi interrato fino al livello dell’imposta. Questo ponte di epoca augustea fu successivamente utilizzato nel XV secolo quale base per la costruzione della Chiesa romanica di S.Giovanni de’ Butris. Un tempo dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, la chiesa è oggi abbandonata, costituendo, insieme alle arcate del ponte suggestivamente semi-nascoste, un complesso singolare da visitare.

veduta di Portaria Diridendosi verso le cime dei monti di Acquasparta, scopriremo un paesino incantato, Portaria, piccolissimo borgo arroccato e ben conservato immerso in un paesaggio fiabesco. Qui l’aria è salubre e i ritmi lenti, i colori e i suoni della natura indimenticabili.

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