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Castel Giorgio (Tr). Profumi e sapori gastronomici. La cucina è frutto di esperienze secolari, si basa su prodotti locali: a Pasqua è tradizione fare la pizza de Pasqua, con lo stesso composto si fanno le pucciottelle, dolci a forma di pupazzi per i bambini con l'uovo benedetto dentro.

Per l'arzata e la rancata del maggio vengono distribuiti le ciammelle, biscotti all'anice dolci e salati, da ricordare la colazione il giorno dell'Ascensione con il latte cajato. In estate le famiglie fanno le frittelle de zucca con zucchero e preparano le pacche secche con frutta essiccata per guarire la tosse.

D'inverno si lavora la carne di maiale: si fanno i sanguinacci e le budelluzze, le mazzafediche, i capicolli, la coppa e
la ventresca. Tra i sapori di altri tempi si prepara
la torta co le fricciole, la torta sott'a la bracia, il puciolotto, è tipica la cottura col pillotto lardo incendiato e fatto colare sulle carni.

Tra i primi piatti locali ci sono l'ombrichelli e la polenta nota come 'mpastoiata, e per finire la ricciata e la panzanella con pane in ammollo.