Informazioni turistiche su Parchi e Natura, Umbria
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Parchi e Natura - Acque minerali e termali


Sorgenti minerali e termali; una ricchezza straordinaria dell'Umbria. Sono acque estremamente leggere perché oligominerali o mediominerali, ciascuna con quantità diverse di sali minerali e con proprietà differenti.

La maggior parte sono sfruttate per I'imbottiglia mento e utilizzate a scopi terapeutici. Presso alcune sorgenti sono sorti stabilimenti termali ove si possono praticare cure idropiniche, fanghi, idromassaggi e cure estetiche.
Le opportunità offerte sono notevoli perché le sorgenti, oltre che distribuite in tutto il territorio, sono dotate di strutture ricettive e per il tempo libero, di spazi verdi ove è possibile godere del contatto con la natura. La vicinanza a centri storici con un notevole patrimonio storico-artistico, aggiunge, al piacere della ricerca del benessere, l'opportunità di un viaggio culturale.



La maggiore concentrazione si registra nell'alta Umbria (Città di Castello, Nocera Umbra e parco del Monte Cucco), nel triangolo San Gemini-Acquasparta-Massa Martana, nell'area di Assisi-Foligno e nell'Orvietano nella zona di Castel Viscardo-Orvieto.


Nell'alta Umbria troviamo le Terme di Fontecchio a Città di Castello: acqua mediominerale bicarbonatoalcalino-sulfurea. E' utilizzata come bevanda, come bagni e fanghi per malattie delle vie respiratorie, artropatie, apparato genitale, apparato digerente, vasculopatie, ustioni, cure estetiche, riabilitazione ortopedica e pneumologica: Le terme sono dotate di strutture ricettive e per il tempo libero.

Nocera Umbra è molto ricca di sorgenti: Nocera, Flaminia, Acqua Santa (acqua oligominerale così chiamata perché frequentata dai pontefici), l'antichissima fonte Angelica, le Terme del Cacciatore, apprezzata per le sue virtù medicamentose fin dall'epoca rinascimentale. È oligominerale e utilizzata nella cura delle malattie gastroenteriche, del ricambio e delle vie urinarie. A Nocera Umbra, ogni anno a maggio si celebra la Festa delle Sorgenti.

A Gualdo Tadino si trova la fonte della Rocchetta; a Scheggia, quella di Santa Chiara e di Motette.
Ad Assisi l'acqua di Santo Raggio (oligominerale bicarbonato-alcalinoferrosa), conosciuta dai Romani fin dal II sec. a.C., è utilizzata nell'uricemia e nella gotta, nelle dispepsie e nelle calcolosi delle vie urinarie e biliari.

A Foligno troviamo la Fonte di Sassovivo, acqua oligominerale bicarbonato-calcica, indicata nell'alimentazione dei bambini, nella calcolosi biliare e renale, digestiva. Vanno ricordate poi l'insieme delle sorgenti che fuoriescono dall'altopiano che sovrasta Foligno come quella di Rasiglia e Capodacqua.


Tra le più conosciute e apprezzate in Italia vi sono le fonti di Sangemini che fuoriescono tra San Gemini e Carsulae, città costruita dai Romani nei pressi delle sorgenti perché ne apprezzavano le proprietà terapeutiche. Eacqua minerale leggermente carbonica con sali di calcio: questo elemento la rende preziosa per la cura dell'osteoporosi. E' indicata nell'alimentazione dei bambini e per i convalescenti. Le sorgenti sono inserite in un bellissimo parco con strutture per il tempo libero.
A essa si affianca l'acqua Fabia, bicarbonato-alcalino-ferrosa di tipo medio utilizzata per la terapia dell'insufficienza epatica e nelle malattie del ricambio.


A Massa Martana sono le Terme di San Faustino: l'acqua, prevalentemente imbottigliata, è oligominerale bicarbonato-alcalino-ferrose e indicata nelle dispepsie, catarri intestinali e vescicali, nella calcolosi renale e biliare, nelle malattie del ricambio.
Ad Acquasparta, oltre all'acqua Aura, sgorga l'Amerino, conosciuta anche come 'Acqua di San Francesco" perché utilizzata dal Poverello di Assisi. E' mediominerale carbonato-calcica e usata nelle malattie del ricambio, nella gotta, nella calcolosi renale e nell'artrite.


In Valnerina, a Sellano si trova l'acqua Tullia oligominerale; a Cerreto di Spoleto l'acqua Viva; a Borgo Cerreto, l'acqua Misia.

A Triponzo sono le Terme omonime, uniche sorgenti termominerali esistenti in Umbria. Sgorgano a una temperatura di poco superiore ai 30°. Le cure sono effettuate presso lo stabilimento recentemente ripristinato.


Presso Narni, dalle cavità carsiche delle Gole del Nera, fuoriescono le acque di Stifone e del Lecinetto.


Nell'area orvietana, in località Bardano, si trovono le Fonti del Tione, imbottigliate dall'acqua Panna. Nelle vicinanze di Monterubiaglio, presso Castel Viscardo, sono visibili le Terme di Tiberio, di origine romana. Frequentate fino a metà del secolo scorso, sono in procinto di essere riattivate.

Presso Parrano, in località Pantovenzo, sgorga un'acqua oligominerale termale: salsa-sulfurea bicarbonato alcalina e alcalino ferrosa. Alle sorgenti sono annesse una struttura per la cura idropinica e una piscina termale.




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"Umbria...Cuore verde d’Italia. Umbria delle acque e dei Parchi, Agenzia di Promozione turistica dell'Umbria, Perugia, p. 72, per gentile concessione.



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