Informazioni turistiche su Todi, Umbria
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Todi - A Todi lungo la valle del Tevere

Fu proprio la vallata che precede la città di Todi ad ispirare Gabriele D’annunzio nelle sue ‘Città del Silenzio’ intreccia i seguenti versi.

Todi, volò dal Tevere sul colle
l’Aquila ai suoi natali e il rosso martedì ti visitò,
se il Marzio ferro or parte con la forza de’ buoi le acclivi zolle.


Vuole proprio una pittoresca leggenda che un gruppo di umbri, cercando il sito di un nuovo insediamento, avesse fatto sosta apparecchiando il desco presso il Tevere, e che un’Aquila ne avesse strappato via la tovaglia deponendola sulla cima disabitata del colle di Todi, dove gli umbri leggendoci un segno divino, fondarono la potente città. Da qui nacque lo stemma della città. E’ molto probabile che fu proprio la leggenda a che prese origine dal simbolo araldico.

Si consiglia, per quanto possibile, per chi proviene da Perugia, di seguire almeno con lo sguardo le varie anse del Tevere che scorre tranquillo. Un paesaggio particolarmente aggraziato, soprattutto nel tratto tiberino. Avvicinandoci a Todi si rimane affascinati dal numero di paesi arroccati su colli popolati di olivi di viti: un paesaggio come quello del Perugino.

Lungo la strada che da Todi porta a Terni, ultimo conforto dei condannati
Usciti da Porta Romana verso la stazione di Todi Ponte Rio, si incontra dopo circa un chilometro, il Santuario del Crocifisso: bella chiesa a croce Greca, voluta dal Vescovo Angelo Cesi, progettata probabilmente da Valentino Martelli e condotta dallo Scalza dal 1595, terminata solo nel 1740 con un basso tetto che sostituisce una progettata cupola. Nell’intenzione del vescovo di Cesi, il Tempio doveva costituire una sorta di gemello rispetto alla Consolazione, che sorge dalla parte opposta di Todi. Come la Consolazione anche il Crocifisso nasce intorno a una precedente Maestà: la Maestà delle forche, con un affresco della Crocifissione, ultimo conforto dei condannati a morte che in questa zona fuori le mura venivano giustiziati.

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