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Trevi - Visita del Centro Storico

Veduta di Trevi Si entra in città dalla parte prospiciente il Monte Serano, dalla Piazza Garibaldi, dove e' consigliabile trovare un parcheggio per l'auto, prima di inoltrarsi in Via Roma, che dopo poco si immette in Piazza Mazzini attraverso un passaggio a volta, tra il Palazzo Comunale e il torrione duecentesco, che chiudono ad angolo la piazza.

Il porticato dell‘edificio (del XIV sec.) risale al XV sec., le finestre rinascimentali del primo piano con i moniti ai governanti scolpiti negli architravi al secolo successivo. Nel XIX secolo furono aggiunte targhe commemorative e risistemati gli interni. Conteneva la Piancoteca Civica, ora trasferita nel convento di S. Francesco.

La Pinacoteca Civica può essere raggiunta da Piazza Mazzini attraverso Via S. Francesco costeggiando il Palazzo Valenti (1545), uno dei tanti palazzi della famiglia Valenti, i cui membri parteciparono attivamente al governo dello Stato Pontificio. Presenta un bel portale e delle finestre rinascimentali.

La Chiesa di S. Francesco risale al 1288, in seguito modificata nel 1354-58 in forme gotiche. Varcato il portale gotico, ci si immette in una navata unica con tre absidi con volte a crociera, di cui la centrale è poligonale. Vi è collocato un Crocifisso su tavola giottesco dell‘inizio del XIV secolo, opera di un ignoto Maestro del Crocifisso di Trevi. L‘absidiola di destra contiene il sepolcro dell‘eremita Beato Ventura, deceduto nel 1310, con una rara stele sepolcrale policroma; quella di sinistra la tomba di Valente Valenti, del 1357. Sulla parete sinistra della navata, fra affreschi votivi del XV sec. ed altari del XVII sec., emerge un organo monumentale del 1509.

Particolare della Cattedrale di S. Emiliano L‘edificio del attiguo Convento, adossato alle mura cittadine duecentesche, ospita la Pinacoteca Civica e il Museo dell’olio. Le opere di maggior rilievo esposte nella Pinacoteca sono: „Incoronazione della Vergine fra angeli, S. Francesco ed altri santi“ dello Spagna (1522); „S. Caterina e S. Cecilia“, sempre dello Spagna; il gonfalone di Niccolò di Liberatore, detto l‘Alunno; una „Vergine“ del Pinturicchio; fra gli arredi liturgici, una bella Croce capitolare in argento e rame smaltato di Paolo Vanni di Perugia (1391).

Attraverso vie ritorte si raggiunge la Cattedrale di S. Emiliano, edificio del XII sec., le cui absidi romaniche molto lavorate spiccano dal corpo della chiesa, ampliata nel XIV sec. e ulteriormente ristrutturata nel XIX secolo. Nell‘interno a tre navate merita l‘attenzione l‘altare del Sacramento per la ricchissima decorazione ad opera di Rocco di Tommaso (1522). La chiesa è dedicata al primo vescovo di Trevi, l‘armeno Miliano (poi Emiliano), martirizzato nel 304.

Di fronte al Duomo si erge la facciata seicentesca rinascimentale del Palazzo Lucarini, che colma l‘accentuato dislivello tra Via del Duomo e la sottostante Via Dogali. Il palazzo è sede del Flash Art Museum, una raccolta permanente di pittori contemporanei umbri e di altri artisti italiani e stranieri.

Convento e Chiesa di S. Martino Scendendo per Via Dogali, si attraversa l‘Arco di Mastaccio, un‘antica porta nella cerchia di mura romane e altomedievali, ad apertura ogivale, sormontata da una bifora. Le case ai due lati della via sono tutte di impianto medievale. Si esce dalla Porta del Cieco, voltando a sinistra si riguadagna Piazza Garibaldi, da dove, per il panoramico Viale Ciuffelli, dopo 1 km si raggiunge il Convento e la Chiesa di S. Martino, insediamento del XIV secolo dei Minori Osservanti. Nel piazzale antistante la chiesa, una cappelletta custodisce un affresco di Tiberio d‘Assisi, „S. Emiliano“ e uno dello Spagna, „Assunzione della Vergine“ (1512). Nella lunetta del portale della chiesa si può ammirare l‘affresco di Tiberio d‘Assisi, „Madonna col Bambino fra angeli“ (1511), un altro, „S. Martino“, nell‘edicola a lato del presbiterio; nell‘edicola di fronte, un affresco di Pier Antonio Mezzastris.

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